Ho già espresso le mie riserve sugli Eurobonds in varie occasioni. Un bell’articolo di Wolf Wagner su voxeu chiarisce bene un punto importante: mettere in comune il debito può ridurre il rischio di default individuale ma, in cambio, accresce quello di default congiunto. L’idea è semplice: Prendiamo il caso di due paesi, A e B, che, per semplificare, hanno lo stesso debito ma diverse capacità di ripagarlo. Ciascun paese è insolvente quanto il valore attuale delle sue entrate nette, Fi , risulta inferiore al valore del debito, D, che assumiamo uguale per semplicità :
Un default congiunto si verifica nell’area A della figura a fianco. Se i paesi mettono in comune le proprie passività , avremo un default congiunto quando
ovvero quando la somma del valore scontato degli avanzi primari di A e B è inferiore al loro debito congiunto, 2D. Questo accade nell’area ABC della figura. Quindi più spesso!
La logica è semplice: se entrambi i paesi sono insolventi, quando ciascuno ha il proprio debito, lo saranno anche col debito in comune, e dunque gli Eurobonds non servono a ridurre il rischio di default congiunto (in altri termini, la prima espressione implica la seconda). Consideriamo invece il caso in cui, quando ciascuno ha il proprio debito, un paese, diciamo A, è insolvente, mentre l’altro, B non lo è:
Potrebbe allora accadere che, mettendo in comiune il debito, la più elevata capacità fiscale di B non riesca a compensare quella più scarsa di A e quindi i paesi siano congiuntamente insolventi,
L'argomento di Wolf Wagner che riportato qui non mi sembra molto convincente.
E' senz'altro vero (e quasi banale) che il fallimento di A e B, considerati indipendentemente e' piu' probabile quando condividono le loro sorti, ma d'altro canto la probabilita' che almeno uno dei due fallisca e' invece molto piu' grande quando non le condividono (ci sono in piu' le due strisce infinite con FA<D e/o FB<D).
Quindi invertendo l'argomento, la probabilita' che entrambi i paesi siano in grado di ripagare il loro debito e' molto piu' grande quando condividono risorse,e forse questo e' l'evento da considerare. In sostanza mi sembra che l'argomento di Wagner sia valido solo nell'ipotesi in cui il fallimento di un paese sia indipendente da quello dell'altro, e non mi sembra che questo sia il caso per i paesi dell'eurozona. Dove sbaglio?
Grazie e complimenti per il blog molto interessante che seguo quando posso nel (purtroppo poco) tempo libero.
Sul primo punto ha ragione: la messa in comune del debito permente di ridurre la frequenza con la quale un solo paese fallisca (perchè può essere aiutato dall'altro), e questo è il pregio sempre citato. Lo schema chiarisce però che questo ha un costo in termini di maggiore frequenza di fallimento congiunto. Nel caso di cantagio l'argomento rimane valido (si veda l'articolo originale linkato sipra)