Molti commentatori si sono soffermati sui contenuti più importanti della Bozza datata 15 Maggio del Contratto per il Governo del Cambiamento fatta pervenire alla stampa: Riforma legge Fornero, Flat Tax, revisione dei Trattati Europei (parte a quanto pare eliminata) mettendo in evidenza come la realizzazione degli obiettivi contenuti spingerebbe il fabbisogno del settore pubblico verso il 7.5% del PIL circa. Questo porterebbe immediatamente alla apertura di una procedura di infrazione Europea e genererebbe una crisi di fiducia nel nostro debito e nelle nostre banche molto pericolosa. Qui vorrei soffermarmi su alcune caratteristiche generali del documento e trarne un suggerimento per chi possa essere un candidato Premier idoneo a mettere in atto tale programma.
- La prima cosa che colpisce e’ la prolissità del contratto. Si tratta di un elenco di 29 argomenti, dall’acqua pubblica alla lotta ai “baronati” universitari che vengono elencati e discussi in modo quasi sempre molto sbrigativo, ma talvolta con dettagli irrilevanti (ad es. la sezione “sport”), e comunque senza l’indicazione di una qualsivoglia priorità.
- Il contratto non indica obiettivi verificabili , né dalle parti né dall’opinione pubblica, ad esempio accrescere l’occupazione di x punti percentuali in y anni; ne’ si indicano le strategie per realizzarli. Ad es. si dichiara l’intenzione di voler sterilizzare la clausole di salvaguardia che comportano l’aumento delle aliquote IVA e accise in quanto sarebbe un colpo intollerabile per famiglie e imprese (p.11), ma non si dice come.
- Il programma non quantifica i costi delle riforme (Flat Tax, abolizione della legge Fornero, ma si parla di 15 mld annui per il Reddito di cittadinanza) e dunque, più che di un contratto, si tratta di un elenco di propositi.
- La “teoria” economica sottostante e’ un ibrido tra supply-side-curva di Laffer + neo-marxismo + neo-mercantilismo-protezionismo alla Trump. Dal lato delle entrate abbiamo la flat tax, che flat non e’ perche’ ha 2 aliquote, il condono dei debiti fiscali ma anche il carcere per i grandi evasori; da quello della spesa abbiamo il reddito e la pensione di cittadinanza, il salario minimo, gli investimenti pubblici ad alto moltiplicatore (p.10), così alto che riduce il debito(!), una nuova Banca pubblica per gli Investimenti (p.31), la riforma della legge Fornero, il superamento della regola dell’Equilibrio di bilancio, l’accesso a internet gratuito per tutti, il rilancio di Alitalia imprescindibile vettore nazionale; dal lato del protezionismo (velleitario, stanti i vincoli europei) abbiamo l’obiettivo di debellare i fenomeni di dumping interno all’Unione (non meglio specificati), contrastare la politica commerciale lesiva degli interessi delle piccole e medie imprese, l’opposizione alla direttiva Bolkenstein in materia di concorrenza nei servizi, l’opposizione a tutti i possibili trattati di libero scambio in discussione, Ceta, TTPI, MES China (p.38), e financo la protezione degli azionisti (piccoli) delle banche fallite, in opposizione alle direttive Europee.
- Il documento riflette l’egemonia culturale della Lega sui 5Stelle, che come noto non hanno un pensiero politico strutturato. Lo si vede dalla politica sull’ immigrazione (detenzione fino a 18 mesi dei clandestini in centri di permanenza temporanea, più’ soldi per le espulsioni e meno per l’accoglienza, chiusura dei campi Nomadi, registro obbligatorio per i ministri di culto, quelli islamici s’intende, tenuti a fare prediche in italiano, chiusura delle moschee irregolari, consultazione preventiva popolare per costruirle, lotta alle occupazioni abusive); dalle proposte di politica estera (abolizione delle sanzioni alla Russia, ritiro delle missioni militari all’estero); dalla critica all’Unione Europea rispetto a cui va affermato il principio della prevalenza della nostra Costituzione sul diritto comunitario, sul modello tedesco, e la cui governance economica si basa sul predominio del mercato e sul rispetto di vincoli stringenti dal punto di vista economico e sociale compresa la politica monetaria unica (p.38); dalle proposte sull’ordine pubblico (difesa sempre legittima, riduzioni sconti di pena, più’ carceri)
- La prosa del documento a tratti vira verso l’aulico (sulla sanita’: Le prime vittime di un sistema sociale imperniato sull’utilitarismo e sul profitto, insieme ai disabili a qualsiasi titolo, diventano inevitabilmente gli anziani (p27)) e viaggia spesso verso il puro non-sense (a proposito di sport: Se ben condotta e con l’ausilio di personale qualificato, la pratica motoria e sportiva assicura il miglioramento della qualità della vita (p.29); a proposito di cultura: Tuttavia, nonostante tali risorse l’Italia oggi non sfrutta a pieno le sue possibilità, lasciando in alcuni casi i propri beni ed il proprio patrimonio culturale nella condizione di non essere sfruttati a dovere)
Stanti queste caratteristiche di prolissità, ricorso ad affermazioni non verificabili, scarsissima familiarità con la contabilità di risorse ed impieghi, un impianto ideologico neo-marxista-neo protezionista-isolazionista ostile a minoranze e diritti civili, una prosa aulica che tocca il non-sense, mi sono chiesto: quale sarebbe il Premier ideale per guidare il Governo la cui azione si fonda su questo programma?