Ho sempre nutrito una certa diffidenza per le “buzzwords” ripetute a macchinetta e senza riflettere. “Trasparenza” è forse la parolina magica oggi più abusata: ce n’è bisogno nei mercati finanziari, nella politica, persino nelle riunioni di condominio! Eppure, le cose non sono così ovvie. Berg Holmstrom del MIT, vincitore del premio in Monetary Economics and Finance della Banca di Francia e della Toulouse Schoole of Economics, sostiene (v ‘intervista al WSJ ) che “trasparenza” non è affatto sinonimo di informazione simmetrica, e che maggiore trasparenza può ridurre la liquidità dei mercati, che invece è massima se c’è ignoranza diffusa! (1) Il paper si trova qui.
(1) suquesto punto si veda anche Hirshleifer, Jack (1971), “The Private and Social Value of Information and the Reward to Inventive Activity,” American Economic Review 61(4) (September): 561-574.