La Peste Bubbonica, o Peste Nera (detta anche Black Death) è stata la più grande catastofe della storia dell’umanità: causò la morte del 30% circa della popolazione europea nella la metà del XIV secolo. La dinamica del contagio, la velocità con la quale la peste passò di città in città, e gli assi principali della sua diffusione, sono stati ricostruiti con precisione in un recente paper di due economisti, Battista Severgnini e Lars Borner. La figura sotto mostra le strade della peste (in giallo, rosso, verde, blu, verde, arancio, nero per gli anni 1346-1351, rispettivamente). Importata dalla Mongolia, la peste giunse a Costantinopoli ed a Alessandria d’Egitto e poi verso i Balcani. Da Alessandria si diffuse prima a sud, verso il Cairo, e poi a nord lungo la via della seta, raggiungendo Damasco, Aleppo (1348) e Baghadad dove arrivò nel 1349. Da qui, giunse in in Italia sbarcando a Messina e poi raggiungendo l’Africa del Nord (Tunisi e Fez) e i principali porti del Mediterraneo (Pisa, Genova, Marsiglia, Barcellona, Valencia, Ragusa e Venezia). L’Italia, soprattutto con i Pisa e Venezia, diventò il maggiore centro di diffusione, contagiando via via Francia, Spagna e Portogallo.
Poi verso nord fino a Londra, Amsterdam, Bergen, Oslo e Copengaghen. Storici ed epidemiologi , a partire da Cipolla (1974), concordano che il l’epidemia si diffuse essenzialmente lungo le principali rotte del commercio internazionale (fatto che autorizza gli autori utilizzare la velocità di diffusione dell’epidemia come proxy dei flussi di commercio). Anche oggi la crisi finanziara e reale i si diffonde….
seguendo i canali di interdipendenza finanziaria e commerciale. E non è un caso che il FMI abbia iniziato a considerare con grande attenzione le interconnessioni del commercio e della finanza internazionale (network analysis) per capire meglio quali sono gli “hub” di diffusione del contagio (le “Venezie” dei giorni nostri), si veda il recente lavoro di Errico e Massara . Una delle cose interessanti che emrge da queste analisi è che le misure di interconnesioni dei flussi finanziari e commerciali praticamente coincidono (come probabilmente avveniva anche nel Medioevo), vedi Tabella sotto, il che spiega la gravità della crisi attuale