Il forte aumento degli stranieri residenti in Italia, + 2,7 milioni tra 2002 e 2008, pone nuovi e inaspettati problemi. Questi flussi migratori, per la loro composizione, rischiano di modificare i rapporti “di forza” tra i sessi in Italia, a svantaggio delle donne. Anche se il numero di maschi e femmine tra gli immigrati si equivale (sono oggi 3,4 milioni, il 6,5% dell’intera popolazione), vi sono enormi disparità di genere all’interno di ciascuna comunità di provenienza. Si passa da un’immigrazione prevalentemente maschile tra gli immigrati di origine africana (4,2 uomini per ogni donna tra i Senegalesi, 2,4 tra gli Egiziani, 1,5 tra i Marocchini), ad una soprattutto femminile dall’Europa dell’est (4 donne immigrate per uomo dall’Ucraina, 2,4 dalla Polonia, 2 dalla Moldova, 1,13 dalla Romania). Il problema è che mentre sempre più italiani scelgono di sposare straniere, le italiane non fanno altrettanto. Tra il 1995 e il 2007 i matrimoni tra italiane e stranieri sono aumentati di poco, dall’1,1% al 2,4% del totale dei matrimoni (con Marocchini, Albanesi, Tunisini, Egiziani e Brasiliani in testa). Invece, i matrimoni tra italiani e straniere sono balzati dal 2,6% al 7 % del totale (con Romene, Ucraine, Brasiliane, Polacche, Russe e Moldave nell’ordine delle preferenze). Dunque sul “mercato matrimoniale” sembrano essere le italiane a soffrire maggiormente la “concorrenza” delle straniere, a tutto vantaggio degli italiani. Gli italiani preferiscono le bionde?
da Metronews 10/7/09