La storia che la destra e la sinistra (estrema) stanno raccontando è che sia in atto un golpe bianco che espropria il Parlamento. I “poteri forti” della finanza internazionale, complice la sinistra e Napolitano, attaccando il debito italiano, sono riusciti a cacciare il governo Berlusconi, legittimato dal voto popolare, instaurando un governo golpista con la sua cricca di Bocconiani e banchieri.
In realtà, almeno guardando agli economisti nel governo, di cultura liberista/bocconiana c’è n’è ben poca. Vediamo i nomi:
- Elsa Fornero, Ministro del Lavoro, è esperta di pensioni. E’ un’allieva di Onorato Castellino, esperto lui stesso di risparnio e pensioni. Tutt’altro che iperliberisti entrambi, e lei non è Bocconiana
- Fabrizio Barca, Coesione territoriale, a lungo dirigente del Tesoro, è un uomo di sinistra che ha prodotto lavori interessanti sul Mezzogiorno
- Piero Giarda, Ministro dei rapporti con il Parlamento, è Professore di Scienze delle Finanze alla Cattolica, sottosegretario con Amato, Prodi, D’Alema e Dini, è un abile negoziatore di cultura cattolica
- quanto a Mario Monti, ex allievo del Leone XIII di Milano, mi sembra molto lontano dallo stereotipo del bocconiano/liberista. Certamente come commissario europeo ha combattuto il monopoli (i veri poteri forti, tipo Bill Gates), ma per esempio sulla politica fiscale ha sempre osteggiato i vincoli al pareggio di bilancio preferendovi la “golden rule”, cioè vincoli alla spesa corrente che esentino gli investimenti pubblici.
Questi economisti mi sembrano piuttosto vicini alla “dottrina sociale della Chiesa” e alla “Economia Sociale di Mercato” (che nessuno sa bene cosa sia), altro che liberisti/bocconiani! Quanto poi alla nomina dell’Amministratore Delegato di Banca Intesa, Passera, si tratta di un grave errore politico, che espone il nuovo governo alle critiche suddette. Detto per inciso, non è affatto chiaro cosa Passera capisca di sviluppo economico. Le sue esternazioni favorevoli a infrastrutture, autostrade e alta velocità, veramente poco liberiste, non fanno ben sperare.