Si è svolta oggi alla Bocconi di Milano la prima giornata della Conferenza per il 20 Anniversario dell’IGIER . L’IGIER , Innocenzo Gasparini Institute for Economic Research, nacque 20anni fa da una brillante intuizione di Francesco Giavazzi e dall’allora Rettore della Bocconi, Mario Monti: creare in Italia un centro ricerca economica di livello internazionale, primo passo per favorire il “rientro dei cervelli” in Italia, stringendo un forte legame con il National Bureau of Economic Research degli Stati Uniti ed il Center for Economic Policy Research di Londra, e rompendo le logiche baronali dell’Università italiana. Partito nel 1990 con 6 giovani ricercatori, trai quali il sottoscritto, oggi l’IGIER è il più importante centro di ricerca economica in Italia e conta oltra 100 ricercatori. Una storia di successo, e non solo per la Bocconi. Molti dei ricercatori rientrati in Italia grazie all’IGIER oggi insegnano nelle nostre migliori università. L’esempio dell’IGIER ha dato buoni frutti: centri di ricerca economica di eccellenza oggi cominciano a diffondersi, da Salerno a Torino. Certo, l’impatto sulle facoltà di economia statali è stato limitato:
le università pubbliche non dispongono degli stessi mezzi della Bocconi, per esempio non possono competere con le grandi università estere offrendo stipendi e condizioni di lavoro paragonabili a quelle delle prestigiose università americane ed europee. E, anche se disponessero dei mezzi , sarebbero poi soggette a tutte quelle disposizioni miisteriali che ne limitano l’automomia, ad esempio legando gli stipendi dei professori all’anzianità di servizio, oppure prevedendo macchinosi concorsi pubblico per poter assumere un professore (il discorso qui si farebbe lungo). Comunque l’esempio dell’IGIER dimostra che cambiare è possibile. Tanti auguri IGIER!.