“All’inizio del ‘700, visse un uomo che per un breve giro di anni venne considerato un mago, un genio della finanza. Il fine di quest’uomo non era l’inganno. Tutt’altro. Il suo fine – moderno, anticipatore – era la razionalizzazione di un sistema economico confuso. Si chiamava John Law, e oggi vi raccontiamo la sua storia.”
Questo l’incipit dello spettacolo/dibattito che si terrà domani Venerdi 20 maggio alle 20.30 all’Auditorium Unipol in via Stalingrado 37 a Bologna. Ci sarà l’attore Fabrizio Gifuni che racconterà la storia e poi un mio intervento con altri ospiti.
La storia di John Law è entusiasmante. Scozzese nato ad Edinburgo una cinquantina d’anni prima di Adamo Smith, nel 1671, economista, finanziere spregiudicato, appassionato di gioco d’azzardo e belle donne. Incarcerato per un delitto d’onore ed evaso. Comprende chiaramente le potenzialità e i rischi della moneta cartacea, crea una banca privata che stampa moneta con una garanzia di convertibilità aurea del sovrano; molto prima del QE si inventa la monetizzazione del debito pubblico, intuisce le potenzialità del commercio internazionale , crea la Compagnia dell’Occidente che poi diventa Compagnia delle Indie. La finanzia con azioni senior e junior utilizzando un’elevatissima leva , e emettendo delle call options che permettono di acquistare azioni ad un prezzo prefissato. Si inventa forse il primo debt-equity swap della storia, permettendo ai detentori di debito pubblico francese di ottenere azioni della Compagnia in cambio di debito pubblico, e addirittura finanziandone l’acquisto con prestiti della propria banca. Crea così la famosa bolla del Mississipi che si accompagna ad un iperinflazione e a cui segue il tracollo finanziario e economico della Francia ed il default del debito sovrano sotto la reggenza di Filippo d’Orleans. Come ministro delle finanze impone un sorta di Washington consensus fatto di austerità fiscale, stretta monetaria, svalutazione del cambio (expenditure switch?), controlli di capitale e bail-ins degli azionisti della Compagnia.
Geniale e spregiudicato, apprezzato da Schumpeter ma mai citato da Keynes, John Law ci confronta con la miseria dei personaggi legati agli scandali finanziari dell’Italia contemporanea: Banca Marche, Banca Etruria, Carife, Carichieti, Veneto Banca, Popolare di Vicenza: che tristezza…
L’evento è sponsorizzato da Unipol e da AcomeA Sgr. L’ingresso è gratuito, è sufficiente prenotarsi qui