Il sito The Huffington Post ha oggi un articolo sul paper di Davide Dragone (ehi, ma Davide era il mio teaching assistant del corso di macro!) e Luca Signorelli dell’Università di Bologna. Gli autori sostengono che l’uso di modelle in sovrappeso (insieme a tutti quei provvedimenti volti a ridurre l’appeal di modelle magrissime per scoraggiare comportamenti anorressici) potrebbe peggiorare il benessere sociale. Poichè la moda esercita una forte influenza sul peso ideale delle persone, e queste sono molto spesso in sovrappeso, si potrebbe determinare un aumento dell’obesità. Paper molto interessante (che si trova qui).
(ringrazio Lucio Picci per la segnalazione)
Obiezione tecnica: mi sembra che il modello sottovaluti i costi dell’anoressia. La funzione di utilità che si assume è quadratica nella distanza del peso di ciascun individuo dal peso “salutare”, il che significa che se il mio peso ideale è 50Kg, soffro lo stesso a pesare 75Kg o 25Kg, il che non mi sembra proprio realistico (perchè nel secondo caso rischio di morire) .