Olivier Blanchard è uno dei miei economisti preferiti. I sui contributi alla teoria macroeconomica (su aspettative razionali, bolle speculative, disoccupazione, inerzia dei prezzi, debito e deficit, domanda aggregata e concorrenza monopolistica, economie in transizione etc..) sono dei capisaldi per i macroeconomisti della mia generazione. Oggi, nella Conferenza per il 20 anniversario IGIER ha parlato di come la crisi finanziaria e la sua recente esperienza come capo del Research Department del FMI abbiano cambiato le sue opinioni sullo stato della disciplina. In particolare sul fatto che lui, come molti altri economisti, considerassero che tutto quello che era necessario sapere sui mercati finanziari, in fondo, si esaurisse in un insieme di condizioni di arbitraggio (tra tassi di interesse e corsi azionari, o la struttura a termine dei tasso di interesse), senza che fosse necessario preoccuparsi d’altro. Con la crisi, dice Olivier, si era trovato a scrutare con ansia Wikipedia, prima di rilasciare interviste, per sapere cosa diavolo fossero CDS e simili, di cui prima non aveva mai sentito parlare. Come lo capisco!