Non sono riuscito a trovare la bozza della legge di stabilità in discussione, ma da quanto riportato dalla stampa (le famose slides del primo ministro) ad esempio dal Sole 24, emerge un quadro diverso da quello che compare nei titoli (meno 18 miliardi di imposte, tagli di spesa per 15 miliardi).
La riduzione di imposte sarebbe di 11,7 miliardi, non di 18, perchè le minori entrate dalle imposte sul reddito (80 euro), gli sgravi su IRAP e su contributi sociali per le assunzioni a tempo indeterminato sono in parte compensate da maggiori imposte sulle “rendite finanziarie” (non saranno tassati i titoli di Stato),e da una ottimistica stima di recupero di base imponibile derivante dalla lotta all’evasione (sempre maggiori entrate sono).
Meno dettagliate sono le informazioni sulla spesa: i tagli di 15 miliardi dovrebbero provenire dalle amministrazioni centrali (6.1m), province (1m), comuni (1.2m) , Regioni (4m) e dai risparmi previsti dal decreto Irpef(2.7m), ma sono previste nuove spese “non modificabili” a legislazione vigente (missioni di pace, Anas e FS) . Dunque, sommando i tagli e le nuove spese, la spesa pubblica scenderebbe solo di 5,85 miliardi, circa lo 0,7% del totale.
In definitiva i dati disponibili dicono che i tagli delle imposte, che ammontano a 11,7 miliardi e non 18, saranno coperti solo per metà da tagli di spesa (-5,85 miliardi, di cui almeno 4, provenienti dalle regioni, potrebbero essere compensati da nuove imposte locali) e per l’altra metà verranno finanziati in debito (cioè da nuove imposte o tagli futuri di spesa, alla faccia della Commissione Europea)