…è cresciuta solo perchè “drogata” da credito facile e bolla immobiliare.
A beneficio dei sostenitori di questa bizzarra tesi riporto qui a fianco un grafico che mostra la crescita della produttività totale dei fattori (TFP, stimata dall’OECD ) in Italia (in rosso) e Irlanda (in blu). La TFP rappresenta “il progresso tecnico”, cioè la crescita del PIL attribuibile ad un più efficiente uso dei fattori di produzione (si ottiene sottraendo dalla crescita totale del PIL la parte attribuibile al maggiore impiego dei fattori lavoro, capitale e materie prime). A differenza della produttività del lavoro, che dipende dall’accumulazione di capitale e cioè dagli investimenti, la TFP non ne dipende. Quindi gli investimenti, ad esempio nell’ edilizia, non incidono direttamente su questa componente fondamentale della crescita. Tra il 1990 ed il 2007, la crescita media annua della TFP è stata dello 0,02 percento (0,0002) in Italia e mentre in Irlanda è stata del 2,85 percento (0,0285), più di cento volte tanto (r.i.p. teoria della crescita drogata)