Dopo i recenti casi dell’Università dell’Insubria e del Piemonte Orientale questa volta è capitato ad Agraria, a Milano. Tutti i dettagli dell’ennesimo concorso truccato sul blog di Fabio Sabatini. Non vorrei sembrare Robespierriano, ma forse sarebbe il caso di inserire nella recente riforma dei concorsi universitari una norma che, nei casi di concorsi annullati per manifesto nepotismo, imponga al presidente della Commissione il risarcimento degli oneri per la collettività. Dunque non solo le spese per riconvocare Commissioni e Tribunali amministrativi, ma, come in questo caso, gli stipendi erogati a vincitori di concorsi poi annullati. Nessuno vorrebbe presiedere tali Commissioni? Forse. Più verosimilmente ci sarebbe una auto-selezione virtuosa tra quanti si candidano a presiederle. L’uso privato di fondi pubblici all’Università deve finire, vero Ministro Profumo?