FT Alphaville ha un interessante pezzo sui rischi per l’Euro provenienti dall’Italia. Citando un recente rapporto di Barclays Capital, che riprende molti dei temi affrontati su questo blog, l’articolo solleva tre punti cruciali: 1. ai livelli attuali (!!!) dei tassi di interessi, ed in assenza di una manovra di aggiustamento + riforme strutturali, il rapporto debito pubblico PIL in Italia è destinato a seguire una dinamica esplosiva (v. linea chiara nella figura); 2. la manovra, che gli autori del rapporto Bar Cap quantificano i 73miliardi da qui al 2014, invece di 40-45 miliardi di cui il governo parla, è per la la maggior parte composta da (auspicati) proventi della lotta all’evasione fiscale, come a suo tempo segnalato qui , e comprende maggiore devoluzioni delle imposte ai governi locali, come discusso qui: dunque rischio Grecia ( mancato recupero di base imponibile) + rischio Spagna (federalismo con devoluzione di spese). 3. Il rischio di una crisi congiunta debito sovrano + crisi bancaria non va trascurato, avendo le banche italiane in portafoglio circa un terzo dei titoli di stato in circolazione.Altro che riforma delle imposte!